Un’antica arte, dei movimenti benefici per mente e corpo, il raggiungimento del relax e la possibilità intrinseca di imparare a difendersi: questo è in sintesi il Tai Chi.
Nello specifico, il Tai Chi Chuan (nome completo e trasposto) o Taijiquan, letteralmente “pugilato del sommo polo”, è un arte marziale vera e propria, comprendente ben cinque stili diversi (Chen, Yang, Sun, Wu, Wod, Hao), dove i combattimenti vengono sostituiti da sequenze di movimenti lenti, che mimano una lotta silenziosa con un avversario immaginario e per questo viene spesso erroneamente scambiata per una danza o una ginnastica.
Questi movimenti, inutili ad un occhio poco informato, sono fondamentali, perché insegnano ad acquietare la mente, a muovere il corpo in modo rilassato e consapevole, a calmare il respiro. La pratica attenta e costante di queste tecniche, grazie alla loro morbidezza, alla circolarità e alla lentezza con cui vengono eseguiti, rende il corpo più agile e armonioso migliora la postura ed ha un effetto benefico sul sistema nervoso e sulla circolazione, fino ad arrivare allo scopo portante di questa arte, ovvero stimolare il libero fluire dell’energia vitale e così ristabilire armonia ed equilibrio tra corpo, mente e spirito.
Il fatto che sia un’arte marziale scoraggia spesso gli aspiranti praticanti che, reduci da un trentennio di cultura orientale fatta dai film di Bruce Lee e Jean Claude Van Damm, accostano subito il termine a pratiche estenuanti e violente. In realtà, il Tai Chi è consigliato a tutti, dai bambini agli anziani, per via dello sforzo fisico minimo e per l’allenamento mentale che richiede. Addirittura, alcune associazioni che si occupano della riabilitazione da Ictus (come ad esempio la American Stroke Association) stanno incoraggiando la pratica di questa arte perché pare che doni una riabilitazione più veloce rispetto alla ginnastica tradizionale.
Per chi si vuole avvicinare, i corsi sono ben distribuiti nelle principali città di tutta Italia, dove viene usato principalmente per combattere lo stress imposto dai ritmi frenetici che ci vengono imposti. Le province invece sono spesso sguarnite di questi corsi “elitari”, anche se qualcosa inizia a muoversi. La piccola Broni (PV) ad esempio, un paesone di provincia nel primo Oltrepò Pavese che ospita nella palestra della piscina Acqua Vitae Srl un corso di Tai Chi Chuan ancora poco conosciuto, dove il Maestro Claudio insegna ai suoi allievi il rilassamento e la consapevolezza in ben due corsi, uno mattutino ed uno serale, nel pieno silenzio – quel silenzio che solo la provincia può regalare.
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