Truffe telefoniche: come evitarle.

Buonasera Signora, siamo la società XXXXXXXX. In quanto cliente meritevole, le abbiamo riservato uno sconto del 30% sulle forniture di luce e gas del prossimo mese, ma mi occorrerebbero i dati dell’ultima fattura, il suo codice cliente e il numero di allaccio del contatore“.

Questa è la telefonata tipo che ultimamente mi è capitato di ricevere spesso, rigorosamente in orari serali. Da cosa possiamo capire che la chiamata è un mero tentativo di truffa? Queste telefonate ovviamente puntano sulla nostra distrazione serale. Dopo una giornata intera a tutto pensiamo tranne che al nostro fornitore di energia elettrica o termica. Un campanello d’allarme però può essere la richiesta dati: la nostra società fornitrice i nostri dati li ha già, in apposite schede anagrafiche richiamabili per Codice Cliente, Codice Fiscale o cognome dell’utente, a seconda del Software a loro disposizione. Quindi una richiesta dati da quella che dovrebbe essere la nostra fornitrice è assolutamente improbabile.

Il secondo campanello di allarme può arrivarci dalla percentuale di sconto. Quello proposto a me, il 30%, è un fortissimo segnale, sia per l’entità della percentuale (superiore all’aliquota IVA!!!!) sia perchè non si specifica su che voce della bolletta incide. Quando un’impresa di energia attua sconti, quasi sempre sconta o blocca il prezzo di una parte di voci, come la quota fissa, il costo materie prime, il trasporto etc.. e intorno al 7-8% Uno sconto come questo, incondizionato, è assolutamente improbabile, tantopiù che la stessa percentuale riguarda due categorie energetiche assolutamente diverse. In linea di massima, difficilmente il vostro fornitore vi contatterà per scontarvi la prossima bolletta. Di solito l’energia viaggia su pacchetti contrattuali definiti all’atto della firma. Potreste essere quindi raggiunti per offerte nuove, per aggiornare la vostra tariffa ma non per sconti occasionali.

Come difendersi? Innanzitutto, mai fornire i propri dati al telefono. Se si ha il dubbio che quella sia davvero il nostro fornitore, basta chiedere di essere richiamati e verificare con calma. Di solito non richiamano! Se invece si ricorda che quello non è il nostro operatore, diciamoglielo pure tranquillamente, in modo da troncare la chiamata. Se il numero non è anonimo, denunciamo attraverso il modulo D dell’AGCOM. Attraverso questo Modulo è possibile denunciare una serie di comportamenti scorretti delle aziende, arrivando fino alla sanzione da parte del Garante. Non cadiamo in pigrizia, denunciamo sempre: pensate alle persone anziane che possono ricevere questo tipo di telefonate!