Mourinho lascia l’Inter, ma dopo il 2012

Nonostante la nostalgia per la Premier League e la «guerra persa» che vive con la stampa italiana, Josè Mourinho non lascerà l’Inter prima che scada il suo contratto. Lo ha assicurato lo stesso portoghese dal caldo di Abu Dhabi, dove i nerazzurri sono in ritiro. Mourinho, che non ha mai avuto un buon rapporto con i giornalisti italiani, parla di fraintendimenti continui ma mette in primo piano la sua coerenza.  «Fin dal giorno in cui me ne sono andato dal Chelsea ho detto che sarei tornato e non ho cambiato idea. Pochi giorni fa, però, ho anche spiegato che sarei rimasto all’Inter fino al 2012, il termine del mio contratto. La realtà è che la gente preferisce sottolineare che tornerò in Inghilterra, piuttosto che rimarrò a Milano fino al 2012. Un giorno tornerò là, ne sono sicuro. Ma non so se sarà nel 2012 o nel 2020. A Milano sto bene». Insomma, nessun problema con Italia e italiani, ma con i media della penisola  non si parla neanche di rapporto, ma di una guerra. Ma si tratta di una guerra persa, perchè “io sono solo contro tanti e uniti“. insiste Mou. «Posso perdere una guerra ma, non personalità, indipendenza e libertà di pensiero. Non sarò mai un lecca… qualcosa, come dite voi. Dirò sempre ciò che penso, anche se a tanti non piace». Alla ripresa del campionato, Mourinho spera di trovare Pandev. E per la sfida dell’Epifania con il Chievo punta a Etòo prima della partenza per la coppa d’Africa. Il nulla osta del Camerun non è ancora arrivato, ma per Mourinho sarebbe opportuno: «In fondo il calcio africano deve molto a quello europeo. Forse mi sbaglio, ma mi aspetto rispetto».